Cavoli, il mio primo post. Sono un pochino emozionato ma mi trattengo, raccolgo pensieri e immagini, via.
L'anno era il 2008, precisamente novembre. Freddo, molto freddo quella sera. Era qualche giorno che avevo riallacciato i contatti con Francesco P. detto Checco, amico di vecchia data e compagno di mille avventure con cui per svariati motivi mi ero perso. "Vieni con me stasera! Ti porto da un amico, beviamo qualcosa insieme." Checco in quel periodo era novello "corsista AIS", la passione per il vino lo stava avvolgendo e sapeva che anche a me quel mondo stuzzicava. Passa lui a prendermi, pochi chilometri, già arrivati. Penso subito "bene, sono vicino a casa, anche se dovessi tornare da solo, post bevuta, potrei farcela". Scendiamo, un giardino e una villa bellissima, credo ci abitassero dei vescovi in tempi neanche troppo lontani. Proprio accanto cinque scalini, una porta e dentro, il mondo. Quello del vino! Non capivo molto allora di questo mondo ma chiunque si sarebbe reso conto che li intorno, su quelle pareti, c'era qualcosa che avrebbe emozionato qualsiasi eno-cultore. Mi siedo, sono nella Taverna di B . Chi è B.? B. è Marco B. detto Marco. "Piacere Claudio", dico io. "Piacere Marco" dice lui. Si gira e mette ancora qualche ciocco di legno ad ardere. "Tieni, giusto un pensiero.", mi presento con una bottiglia di grappa di Mazzetti d'Altavilla, credo sia ancora oggi esattamente nel posto dove Marco l'ha appoggiata quasi cinque anni fa. Sono pronto, sta arrivando la mia prima "vera" bottiglia. Una magnum di Champagne Bruno Paillard millesimé 1989. So cosa state pensando, non me la meritavo. Forse è vero, ma dovevo pur iniziare da qualche parte, tanto valeva iniziare bene. Ho un solo ricordo, forte e indelebile. Miele e finezza, una gran voglia di bere e ribere. Comincia così la mia storia alla Taverna di B., che di storia ne aveva già tanta prima che arrivassi io. Da anni un gruppetto di amici con la passione del vino si ritrovava in questo luogo semplice e magico, splendido d'estate, accogliente d'inverno. Anni di degustazioni, di verticali, di orizzontali, di serate a tema, di semplici bevute tra amici. Ecco, da quel giorno in quel gruppo ci sono anche io. Marco è diventato un amico a cui non posso più rinunciare, in termini enologici gli devo praticamente tutto. Lui, insieme a Renato C. detto Renè, ad Alessando P. detto Pinci a Tiziano V. detto Tizi e ovviamente a Checco, arricchiscono da più di quattro anni la mia conoscenza, con loro mi confronto e a loro chiedo consigli, un appassionato di vino non potrebbe chiedere di meglio.
Dal quel giorno di novembre di serate ce ne sono state un'infinità, nella Taverna di B. sono passate decine di persone: amici, conoscenti, sconosciuti, appassionati e non, neofiti, giornalisti, fidanzate, mogli, etc. etc. Potrei riempire pagine e pagine a raccontarvi quanto abbiamo fatto ma ho 29 anni, non posso mica raccontare il passato. Almeno non solo.
Da oggi questo gruppetto di amici con la passione per il buon bere ha il suo blocco per gli appunti, la sua lavagna, il suo diario. Qualcosa per non dimenticare, qualcosa da aprire per ricordare. Come una grande bottiglia di vino.
In questo blog si parlerà di vino, di cibo, di eventi, di amicizia, di tutto quello che ci piace.
Conoscerete i protagonisti di questo blog e le loro storie.
Proveremo a darvi la nostra opinione su quello che ci sembra importante e interessante di questo mondo, bellissimo e sconfinato.
Scriveremo di vino, sarà un onore.
Claudio N. detto Claude.
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Cena di Natale 2012 |
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