martedì 13 maggio 2014

Maggio in Toscana (4) : Col d'Orcia

Quando entri a Col d'Orcia la prima parola che ti viene in mente e' "oasi". Non di quelle con le palme ma di quelle che ti rapiscono tra prati e alberi che vorresti quasi abbracciare per quanto sono belli. Facciamo quasi fatica a distogliere lo sguardo dalla bellezza che ci circonda ma Nicola Giannetti, responsabile delle visite in azienda, ci sta aspettando. Ci accoglie fin da subito con simpatia e gentilezza e con lui partiamo alla scoperta di un'azienda la cui storia si perde negli anni e la cui testimonianza ci viene fornita da una bottiglia di Brunello di Montalcino 1968! Storia si, ma anche innovazione che l'azienda sta perseguendo attraverso la conversione totale (dal 2010 lo e' già per l'olio) al metodo Biodinamico, progetto coraggioso e ambizioso per una realtà che produce circa 800.000 bottiglie all'anno. Si sa, camminare mette sete! Così in men che non si dica siamo di fronte ad una splendida batteria di bicchieri che si apprestano ad ospitare i vini (9!) che Nicola ha scelto di farci degustare. Un percorso che parte dal Sant Antimo, piacevole Pinot Grigio, e che passa dal Rosso di Montalcino per poi arrivare ai due Brunelli, 2008 e 1998, quest'ultimo in forma smagliante. Fine e intenso. Immancabile il campione Poggio al Vento 2006, dopo di lui il Nearco e il piacevolissimo Moscatello di Montalcino. Una gamma ampia e completa, capace di soddisfare tutte le esigenze, di  gusto, di prezzo, di autorevolezza, di prestigio.  Col d’Orcia rimane, senza dubbio, un punto di riferimento per chi vuole comprendere appieno questo territorio e vuole farlo nel miglior modo possibile, cioè attraverso i suoi vini. 









COL D'ORCIA S.r.l. Società Agricola
Via Giuncheti, Montalcino (Si)
tel : 0577.80891
mail: info@coldorcia.it 

Maggio in Toscana (3) : Contucci


Arriviamo a Montepulciano sotto il diluvio. Parcheggiamo la macchina poco lontano dalla piazza principale e raggiungiamo Andrea Contucci, patron dell'omonima azienda. Ci troviamo nel cuore del magnifico borgo di Montepulciano ma per vedere l'azienda non ci dobbiamo spostare. Già, perché Contucci e' l'unica azienda a produrre vino all'interno delle mura cittadine. Così con Andrea partiamo alla scoperta proprio delle cantine che vantano una storia pluricentaria e che si articolano sotto la piazza. Siamo molti metri sotto il livello della strada e proprio qui avviene la produzione del Vino Nobile di Montepulciano (e non solo). Tradizione prima di tutto, cura e valorizzazione del territorio. Quattro rossi, un Rosso di Montepulciano (premio qualità prezzo), un Nobile "base", due Cru (Petra Rossa e Mulinvecchio) e un Nobile Riserva. Riccoronno sentori di frutti rossi, torrefazione e ancora macchia mediterranea. Una gamma che non delude, con i Cru e la Riserva che strizzano l'occhio a chi ha pazienza di accomodarle nella propria cantina e aprirle fra qualche anno. Degno di nota anche il Vin Santo, tipologia di vino che solitamente non mi entusiasma per l'eccessiva dolcezza. Questo, invece, si colloca su note di miele, agrumi e fiori bianchi, svelando una nota acida che lo rende piacevole e per niente stucchevole. Andrea e' uno splendido padrone di casa, la sua azienda una continua conferma. Se passate da queste parti la visita e' obbligatoria. Fidatevi.




CONTUCCI
Via del Teatro, 1 Montepulciano (Si)
tel. 0578.757006
web : www.contucci.it
mail : info@contucci.it

venerdì 9 maggio 2014

Maggio in Toscana (2) : Pian Dell'Orino

Ore 10.00, svoltiamo in una stradina sterrata poco fuori il magnifico borgo di Montalcino. Non ci sono cartelli ma lì, poco più avanti, scorgiamo la tenuta di Pian dell'Orino, accanto al mitico "Greppo" di Biondi Santi. Ci accoglie la gentilissima Caroline, padrona di casa attenta e ospitale. A questo punto ci si aspetterebbe di cominciare subito a parlare di vino, viti, vitigni e affini. E invece no! Caroline comincia a parlarci di piante e fiori ed è stupendo comprendere quale ruolo gli venga conferito nel creare le condizioni ideali per un vino che, ve lo anticipo fin d'ora, è un vero e proprio campione. Pian Dell'Orino è un'azienda biodinamica, nel senso più vero di questo termine. Nessuna manovra di marketing, sulle bottiglie non lo troverete nemmeno accennato. Però tutto è curato fin nei minimi dettagli per creare una coerenza operativa davvero rara che troviamo, ad esempio, nella costruzione della cantina, per la quale sono stati usati quasi esclusivamente legno e pietre provenienti proprio dagli stessi terreni dell'azienda. Qui la biodinamica è veramente dappertutto, compreso nel cuore di chi il vino lo fa, di Caroline ma sopratutto di Jan, enologo tedesco di esperienza internazionale. Con lui, deus ex machina di vino e piante, ci lanciamo nell'esplorazione di un'azienda che è quasi un'utopia. Controllo meticoloso della vigna, a partire da una conoscenza iper approfondita dei terreni su cui le barbatelle sono impiantate. Jan ci racconta, ci parla delle sue viti come un padre parla dei propri figli. Ci trasmette una passione sconfinata per il suo lavoro unita ad un estrema chiarezza di intenti su come vuole che siano i suoi vini. E i vini sono proprio così, come lui li vuole. Insieme abbiamo assaggiato il Brunello di Montalcino 2008 e il Brunello di Montalcino 2009. Uniti da mineralità e persistenza, l'annata 2008 svela note più vegetali con un tannino ben presente che porta con sé note di cacao e rabarbaro. La 2009 è una somma di finezza e persistenza con note mentolate e balsamiche che arrivano fino all'arancia candita. Nel bicchiere sono di un rosso rubino intenso che ci fa intuire le loro grandi possibilità di invecchiamento. Sono passate ormai 3 ore ma non ce ne siamo accorti, e allo stesso modo non ci siamo accorti di quante volte abbiamo riversato i vini che stavamo assaggiando. E questo, vale più di mille parole.









Azienda Agricola Pian Dell'Orino
Loc. Piandellorino, 189
53024 Montalcino (Si)
tel. 0577.849301

lunedì 5 maggio 2014

Maggio in Toscana (1) : Osteria Perilla'

Da Pienza, dove mi trovavo fino a qualche giorno fa, a Rocca d'Orcia ci sono circa 15km. Bellissimi e surreali al punto di pensare di essermi clamorosamente perso se non fosse per quel saputello del navigatore che continua a indicare che quella e' la strada giusta. Rocca d'Orcia non e' uno dei borghi di grido della zona, ci vai solo, o quasi, se hai un motivo. Il nostro si chiama Perilla. Parcheggiamo dove non sembra neanche possibile e, sotto il diluvio, intravediamo le luci del locale. Entri e già dal primo sguardo capisci che forse quei chilometri sono stati ben spesi. Solo impressione, ma conta. Sempre, o quasi. Dimenticatevi il rustico a tutti i costi, le tovaglie a quadrettoni e tutto quanto vi sia di "luogo comune" nella vostra mente sulla combo "Toscana + Osteria". L'ambiente è semplice ma raffinato, nessun eccesso di stile ma tutto funzionale a una certa informalità, composta ed educata. Ci viene in contro Jacopo, giovane, appassionato e professionale responsabile di sala. E' con lui che ci accomodiamo per cominciare le danze. Tre soluzioni di menù degustazione, 3/5/7 portate. Sicuramente convenienti, unico limite doverli scegliere identici per tutti i commensali. Così decidiamo di ordinare "alla carta", scelta vincente! Dopo uno sfiziosissimo "benvenuto", ovvero "Pappa al Pomodoro con Focaccina alle olive e Bigne ripieni con formaggio caldo", ecco i primi. "Gnocchi di Patate allo Zafferano, Rucola Selvatica e Salsiccia di Cinta Senese", fatti ovviamente a mano nel pomeriggio, e i mitici "Pici Artigianali all'Anguilla Affumicata, Cipolotto e Peperoncino", un piatto tra tradizione e sperimentazione con l'uso dell'anguilla, segno della sempre attenta presenza del deus ex machina di Perillà, un signore che risponde al nome di Enrico Bartolini (2 Stelle Michelin). Sul secondo non abbiamo dubbi, "Maiale di Cinta Senese alla Griglia, Salsa di pane all'Aglio nero e Bietole", un piatto totale. I sapori si incontrano e si scontrano, uniti nell'alta qualità delle materie prime. In più, porzione abbondante che coniugata ad un piatto così è un vero pregio! Finiamo il nostro Pian del Ciampolo 2011 di Montevertine e poi... Pre-dessert, come nei ristoranti con la R, e via con i dolci. Assaggiamo la "Crema Bruciata alla Vaniglia, Fragole e Gelato all'Aceto Balsamico", piacevole e appagante, e quello che è sicuramente il piatto più rivoluzionario del menù, la "Cheese Cake Toscana". Non vi arrabbiate, su questa non vi dico niente. Vi lascio il piacere delle sorpresa, voi fidatevi.  Dopo un ottimo caffè, ci fermiamo a chiaccherare con Federico Sgorbini, il giovane e super-promettente chef di questo piccolo paradiso enogastronomico tra le colline della Val D'Orcia. Se siete in zona, non potete esimervi dal fermarvi qui, però prenotate perchè le voci, quelle buone, girano in fretta.  








OSTERIA PERILLA'
Borgo Maestro, Rocca d'Orcia (Siena) 
tel. 0577.887263
Menu Degustazione : 35/70€