domenica 4 agosto 2013

Podere Scabini, piccoli produttori crescono.

Bere low-cost è una scelta, a volte (purtroppo) una necessità. Lo si può fare in tanti modi, uno di questi è andare in giro e non fermarsi allo scaffale del supermercato di (s)fiducia. E’ così che, insieme alla impagabile compagnia di Claudio e Nicoletta, amici e ormai cittadini onorari dell’OltrePo, sono andato a trovare Lorenzo Scabini, giovane agricoltore (lui si definisce così) e patron di Podere Scabini. Siamo a Golferenzo, tra le verdi e rigogliose colline pavesi. Casa e cantina, come succede spesso da queste parti. Le vigne tutto intorno esposte a est-ovest. Lorenzo produce con passione vini semplici, non ha pretese di lunghi invecchiamenti, ne di vini dalle infinite note degustative. Vuole fare dei vini nel rispetto della natura e della vigna, vini per tutti, vini frutto della sua passione per questa terra. Sei prodotti per una gamma che non supera mai i 5€. Riesling, Chardonnay, Moscato, Pinot Rosè, Bonarda e Croatina dolce. Da abbinare agli ottimi salumi locali, ad antipasti di pesce i bianchi e a qualche storia di questa terra. Degno di nota il sito internet aziendale, quasi da blasonata azienda toscana, segno di apertura mentale (rara da queste parti) e desiderio di innovazione.






PODERE SCABINI
Azienda Vitivinicola di Scabini Lorenzo
Località Chiappeto, 23
27047 Golferenzo (PV)
web : www.poderescabini.it
mail : info@poderescabini.it

Sere d'estate Alla Corte.

Serata pre-vacanze, purtroppo non le mie ma quelle di mio padre, a cui ho deciso di offrire una cena di saluti prima della sua partenza (che figlio modello!). Ne avevo parlato con Francesco Pagani AKA Checco non troppi giorni fa. “C’è un ristorante da provare ad Appiano Gentile, si chiama Alla Corte”. Detto fatto. Siamo ad Appiano Gentile (CO), appunto, proprio nella piazza centrale del paese (nota di merito per la comodità ed abbondanza di parcheggio, per altro gratuito, proprio davanti all’entrata del ristorante). Il nome non è casuale, l’ingresso è proprio dal portone di una corte modernamente rifinita, piccola e accogliente. Ovviamente scegliamo di accomodarci fuori. Il menù è intrigante e, appena conclusa la consultazione, in attesa di ciò che abbiamo ordinato, arriva una piccola entrée offerta. Sorbettino al melone con chips di prosciutto crudo, interessante rivisitazione di un classico estivo. Sorseggiamo un primo calice di Gewurtztraminer di San Michel Eppan 2011 e arrivano gli antipasti. “Frittino misto di pesce con grattachecca al limone e liquirizia” per me, “Gallinella affumicata su crema di piselli, crostone di focaccia e croccante alla pancetta” per il babbo (nel senso di padre, ovviamente!). Due antipasti gradevoli con note di merito per la crema di piselli, davvero prelibata, che si è meritata una poco educata (ma molto goduriosa) scarpetta con pane e focaccia prodotti sempre in cucina come tutto il resto. Continuiamo col pesce : gli “Spaghetti chitarra alle due alici e peperoncino, su passata di pomodorini e grattata di pecorino” se li aggiudica il capofamiglia, io viro sulle “Farfalle di pasta alla seppia sul suo specchio nero, aria al limone e falso pepe del Perù” e qui, già lo so, vi state chiedendo cosa sia il falso pepe del Perù. Per amore dei miei lettori ho chiesto spiegazioni. Si tratta di un pepe meno pungente e molto più delicato. E il piatto è davvero convincente, bilanciato e con quel profumo (aria) di limone che dona freschezza. Gli spaghetti alla chitarra, che portano in dote un’evidente qualità della materia prima, vengono penalizzati da un eccesso salino. Alici di due qualità, pecorino e il sale di cottura e preparazione, coprono gli altri sapori ed in particolare quello dei pomodorini. Siamo al dolce. E siamo convinti da due piatti che, post scelta, ci vengono indicati da Matteo (il giovane e presente Chef), come i due “top”. Così assaggiamo il “Semifreddo alla pesca dal cuore di yogurt, con sigaro ripieno di spuma all’amaretto e salsa al the verde”, particolarmente estivo e consigliato a chi ama le cose non troppo dolci, e la “Panna cotta alla vaniglia con cialda al cacao, marmellata di rabarbaro e dadolata di fragole”, nota di merito per la cialda che il sottoscritto ha trovato perfetta con la marmellata di rabarbaro. Piccola pasticceria (sempre fatta in casa) per accompagnare il caffè. Il tutto per circa 40€ a persona, vini esclusi. Io ci tornerò, le proposte “no fish” mi intrigano. Consigliato davvero, in particolare per coppie e piccole compagnie. E per quelli che odiano cercare parcheggio!







Ristorante Alla Corte
Via Don Gerla
22070 Appiano Gentile (CO)