Siamo tornati, Terre di Toscana
2014 non poteva “vedere” la nostra assenza (?). Si parte, si fa rotta verso il
sole e verso i profumi e i colori dei vini di Toscana. Tanta gente ad affollare
l’UNA Hotel di Lido di Camaiore, ben più della scorsa edizione. Entriamo e
tracciamo subito il nostro percorso, un percorso tra scoperte e conferme.
Abbiamo girato tra i tavoli, assaggiato e incontrato i produttori e questi sono
gli appunti che sono finiti sul taccuino.
LA MASSA : solito campione, il Giorgio I si conferma una delle più importanti produzioni della zona del Chianti.
ISOLE e OLENA : la famiglia De Marchi continua in una
tradizione ricca di successi. Cepparello in gran forma e nota di merito per i
Collezione Privata, sia il Cabernet Sauvignon sia il (la?) Syrah.
PIAN DELL’ORINO : eccola la nouvelle vague del vino toscano.
Rosso di Montalcino impeccabile, Brunello maestoso per pulizia e delicatezza.
CONTUCCI : a Montepulciano è l’unico a vinificare all’interno
delle mura della città ma questa è una qualità che viene dopo una gamma di vini
che non delude mai. Premio qualità/prezzo per il suo Rosso di Montepulciano,
magari da sorseggiare a pranzo con un ragù di cinghiale.
MONTEVERTINE : Martino Manetti “regna” a Terre di Toscana
già dalla scorsa edizione, i suoi vini sono lo specchio di un territorio, di
una mano sapiente che rispetta il Sangiovese nella sua versione più pura.
STELLA DI CAMPALTO : di nuovo la “next generation” di
Montalcino. Il Brunello è destinato a grandi successi.
COL D’ORCIA : la più grande azienda vinicola biologica della
Toscana si conferma ai vertici con il Poggio Al Vento Riserva 2006, setoso e
caldo. Niente male il Moscadello di Montalcino Vendemmia Tardiva Pascena 2009.
C’è il sole a Lido di Camaiore quando usciamo dall’hotel, c’è
il sole su questa sempre più interessante manifestazione.